giovedì 31 maggio 2012

Inchiesta-shock di RaiNews24, esperti d’accordo: Calabria e Sicilia rischiano un terremoto 7.5 Richter!


Mario Sanna Maurizio Torrealta di RaiNews24 hanno realizzato e mandato in onda mercoledì 18 aprile, poco più di 24h fa, una preoccupante inchiesta sui terremoti in Italia. Ascoltando Carlo Doglioni, docente di Scienza della Terra dell’Università di Roma, Antonella Peresan, ricercatrice dell’Università di Triete,Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna, Giuliano Francesco Panza, professore di sismologia dell’università di Trieste, Vladimir Kossobokov, scienziato dell’Accademia delle Scienze Russa e altri esperti, hanno presentato ai microfoni dei giornalisti Rai nuovi esperimenti e studi realizzati indipendentemente che portano tutti alla stessa conclusione: al sud Italia, e soprattutto in Calabria e Sicilia, c’è il rischio che si verifichi un terremoto di magnitudo 7.5 Richter, migliaia di volte più potente rispetto a quello che ha distrutto L’Aquila poco più di tre anni fa.
Alcuni esperti si sono anche soffermati sul rischio che i nuovi eventi sismici possano essere amplificati dalla devastazione di stabilimenti industriali e chimici. Si chiamano “RIR” in gergo tecnico, un acronimo che sta per Rischio Incidente Rilevante.
E precisamente a Milazzo e a Priolo (vicino ad Augusta). Mentre gli altri Paesi si dotano di normative specifiche per la progettazione sismica degli impianti RIR, in Italia la normativa attuale è insufficente e i controlli affidati solo ai gestori. Per questo la Commissione Ambiente della Camera ha presentato una interrogazione parlamentare e una Risoluzione per prevenire per quanto possibile ogni rischio.
L’inchiesta racconta quali sono le previsioni, come sta avvenendo il monitoraggio sugli eventuali terremoti e in quale situazione versano gli impianti RIR.
Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna, spiega anche in modo chiarissimo qual è lo “stato dell’arte” sulla previsione dei terremoti, spiegando benissimo che “le previsioni in senso stretto cioè dire che un evento di magnitudo “x” avverrà nel luogo “x” il giorno “x” è assolutamente impossibile al giorno d’oggi, ma quello che si può fare è prevedere con una certa probabilità di azzeccarci che un terremoto possa avvenire in un certo periodo di tempo (qualche mese, almeno, o un anno) in una zona normalmente abbastanza estesa come dimensioni, quindi si tratta in ogni caso di qualcosa che potrebbe anche non verificarsi“.

FANGO IN EMILIA ROMAGNA - VIDEO


“E’ dovuto alla liquefazione della sabbia che avviene nel sottosuolo"



Redazione Cadoinpiedi.it 


Di vulcani di fango e sabbie liquefatte si è parlato tanto dopo il terremoto in Emilia Romagna del 29 e 30 maggio.

La ricercatrice Paola Montone in una conferenza stampa ha descritto così il fenomeno: "E' dovuto alla liquefazione della sabbia che avviene nel sottosuolo, avviene quando, anche a pochissima profondità si trovano strati sabbia e argilla, come nella pianura padana...la sabbia, sottoposta a una pressione molto forte, può passare dallo stato solido allo stato liquido, l'acqua imprigionata nei pori di sabbia non è comprimibile...la sabbia si trasforma in una sorta di fluido e sale in superficie, formando i vulcani".

E ancora: "E' un fenomeno molto esteso, se ne vedono lungo le fratture della terra, successioni di vulcani di sabbia, alcuni alti qualche decina di centimetri, qualcosa di molto pericoloso per gli edifici perché quando il vulcano sale in superficie, il terreno cede". Un video pubblicato su Youtube a marzo 2012 mostra i vulcanetti di Castel Bolognese.

Fonte: BlitzQuotidiano.it 

martedì 29 maggio 2012

HAARP può alterare il clima, provocare terremoti e modificare il tempo



By Cristina Bassi - Posted on 27 maggio 2012
Dr. Fran De AquinoUn brillante fisico ha pubblicato uno scritto rivoluzionario, citando 30 altri lavori scientifici che rivelano che HAARP ha incredibili poteri, ben oltre quelli sospettati dalla più parte di chi indaga sulla tecnologia energetica ad alta frequenza.
Il Dr. Fran De Aquino (Brasiliano ndt) afferma che esiste un network HAARP completamente attivo, che è operativo globalmente e che non solo può influenzare il clima e gli eventi geofisici, ma anche lo spazio e la gravità... e persino il tempo stesso!
Ora il network è quasi completo con l'attivazione delle ultime facilities HAARP ai confini del mondo: al desolato alieno Antartico.
Chi gestisce HAARP diventerà anche colui che gestisce il tempo?
De Aquino non ha sviluppato il raggio della morte o ottenuto il codice segreto per i lanci dei missili nucleari del mondo. Ha fatto potenzialmente qualcosa di molto peggio: ha fatto fuoriuscire i raggi tecnologici e scientifici che appartengono al grande segreto del mondo: lo scopo finale di HAARP.
Expanding HAARP network almost completed
HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program) ha ora installazioni che sono in tutto il mondo e che vanno da polo-a-polo. Le strutture all'antartico stanno per essere ultimate
Strane onde gravitazionali
De Aquino, il cui scritto è High-power ELF radiation generated by modulated HF heating of the ionosphere can cause earthquakes, cyclones and localized heating (la radiazione ELF ad alto potere generata dal riscaldamento modulato ad alta frequenza -HF- della ionosfera, può causare terremoti, cicloni e riscaldamento localizzato), solleva il velo che nasconde i maghi di HAARP.
HAARP può manipolare la gravità
La più parte dei ricercatori di HAARP sospettano da qualche tempo che tale tecnologia possa scatenare terremoti e aizzare uragani. Lo scritto di de Aquino tende a confermare questi sospetti ma va anche oltre.
Utilizzando le alte frequenze, dice, HAARP può modificare e persino controllare la gravità, bloccando localmente onde gravitazionali.
De Aquino rivendica che possano essere spostati grandi oggetti, persino trasportati creando "scudi gravitazionali". Ma, sottolinea lo scienziato, HAARP può fare persino di più.
La tecnologia ELF può generare “Mantelli di scudo gravitazionale, costituiti da strati di semiconduttori di forza altamente dielettrica, messi tra due fogli metallici e strati isolanti. Il mantello a scudo gravitazionale può essere fatto in modo tale da essere spesso 1 solo millimetro”.
Il Pendolo sperimentale di Stavros ha proprietà HAARP
Le affermazioni di De Aquino sono in verità sostenute anche dagli esperimenti di un altro fisico: Dimitriou Stavros f dal TEI di Atene, Dipartimento di Ingegneria Elettrica di Atene. Stavros ha dimostrato con successo un'interazione elettromagnetica con il campo gravitazionale (electromagnetic interaction with the gravity field).
Un incredibile vortice di energia HAARP deforma una nuvola
N.B.: UN LETTORE FA NOTARE NEI COMMENTI CHE SI TRATTA DI FOTO RITOCCO, PER QUESTA IMMAGINE! IL BLOG RIPORTA LA TRADUZIONE MA NON SEMPRE PUÒ FARE VERIFICHE DI IMMAGINI...E LA FONTE STESSA POTREBBE FARE ALTRETTANTO
Tuttavia la cosa più sorprendente è che De Aquino afferma che il potere ultimo di HAARP è la sua capacità di deformare il tempo.
La dilatazione del tempo, un effetto relativistico descritto nella Teoria Speciale sulla Relatività di Einstein, è creato dalla massa che si avvicina alla velocità della luce ed influisce sulla gravità deformando lo spazio-tempo.
HAARP PUÒ CONTROLLARE LO SPAZIO E IL TEMPO
Lo scritto di De Aquino mostra che quando soggetti a un campo elettromagnetico uniforme ELF (extreme low frequencies= onde estremamente basse), la massa puo' essere fatta passare ad un tempo diverso rispetto agli osservatori esterni.
Tecnologia avanzata di teletrasporto HAARP
L'analogia che traccia è quella di un vascello che va per l'oceano. La nave... "è fatta di acciaio. Quando soggetta ad un un campo elettromagnetico uniforme ELF con intensità e frequenza, la nave eseguirà una transizione in un tempo ad un altro.
È importante notare che il campo elettromagnetico, oltre ad essere uniforme, deve restare con la nave durante la transizione al nuovo tempo.
Se non è uniforme, ogni parte della nave eseguirà transizioni a tempi diversi nel futuro. Perché il campo elettromagnetico possa restare con la nave, è necessario che tutte le parti, coinvolte nella generazione del campo, stiano dentro la nave. Se le persone sono dentro la nave, eseguiranno transizioni a tempi diversi nel futuro, perché le loro conduttività e densità sono diverse”.
The USS Eldridge at sea [Photo courtesy of U.S. Navy]
Degno di nota è che questo è lo scenario piuttosto esatto descritto dal presunto testimone Carl Allende del Philadelphia Experiment, ora considerata una storia inventata ad hoc : l'esperimento della marina americana degli anni '40 che si dice prendesse il nome in codice di Project Rainbow (progetto arcobaleno) e che mai ebbe luogo veramente.
Coloro che credono alla storia, tuttavia, affermano che il famoso inventore e genio elettrico, Nikola Tesla assistette all'esperimento che coinvolse una nave scorta dal nome USS Eldridge. Lo scopo era creare invisibilità,ma finì in modo tragico, quando la nave fu spazialmente trasferita mentre parti di essa furono intrappolate in anomalie temporali.
Si sospetta fortemente che molto della tecnologia HAARP sia il lavoro di Tesla - aggiornato e migliorato- e costruito sulla ultima conoscenza scientifica del 21° secolo.
Dunque, per cosa sarà usato HAARP?
Per il clima o le guerre? 
Per scatenare eventi geofisici? 
Per manipolare la gravità? 
Per distorcere lo spazio-tempo?
Alcuni credono che la tecnologia già stia facendo impazzire le persone (driving people mad).
L'uomo più pericoloso al mondo, il Dr. Fran De Aquino, afferma che sia tutto quanto detto sopra.
Fonte originale: beforeitsnews.com / Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte:cafedehumanite.blogspot.it

liquefazione....

http://www.cadoinpiedi.it/2012/05/29/terremoto_segni_di_liquefazione_a_cavezzo_-_video.html

venerdì 25 maggio 2012

GEOINGEGNERIA: Giocare ad essere Dio


Di Mariló Hidalgo RevistaFusion -


Piogge anticipate, controllo degli uragani, neve per mitigare la siccità, riduzione della dimensione della grandine, tutto questo è tecnicamente possibile, grazie alla geoingegneria. Intervento tecnologico e scientifico su scala globale per cercare di contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Un gioco pericoloso con conseguenze imprevedibili.
Primavera tutto l’anno
In un primo momento un gruppo di scienziati autorevoli, sostenuti dagli Stati Uniti, nega categoricamente gli effetti del cambiamento climatico. In seguito non solo lo accetta, ma propone misure tecnologiche per salvare il pianeta dalla crisi climatica. Lo stesso percorso seguono la maggior parte degli stati del nord del pianeta, responsabili della maggior parte delle emissioni di CO2. Il settore privato, in cui rientrano le multinazionali chimiche, silvicole, petrolifere e agro-alimentari, lo stesso che aveva contribuito e beneficiato di questo caos, dà il benvenuto a questa specie di piano B provvidenziale che pretende di   ignorare il cambiamento climatico.
Che cosa provoca questo cambio di opinione? Ammettere fin dall’inizio i fatti avrebbe significato riconoscere il fallimento del modello economico attuale, cosa che non interessa in alcun modo, perché continua a produrre benefici. D’altra parte, parlare di un cambiamento di paradigma sarebbe una misura molto impopolare tra la popolazione. Soluzione? Lasciare le cose come stanno e cercare altre “vie d’uscita” per mitigare gli effetti di questo ormai inarrestabile cambiamento climatico. Qualcosa che consenta di proseguire con le emissioni di CO2, il livello attuale di produzione e ovviamente di consumo  e che garantisca la continuità del sistema attuale.
È in questo contesto che nasce la geoingegneria, il famoso piano B, un ramo dell’ingegneria che applica i progressi tecnologici su larga scala, per contrastare gli effetti dei cambiamenti nella chimica atmosferica. E, curiosamente, i negazionisti sono i principali promotori di queste nuove tecnologie. Coincidenza? Il giornalista indipendente Miguel Jara, specializzato nella ricerca e analisi delle questioni sanitarie e ambientali, ha studiato approfonditamente questo tema e gli ha persino dedicato un capitolo in un dei suoi ultimi libri: La salud que viene: Nuevas enfermedades y el márketing del miedo (La salute a venire: nuove malattie e il marketing della paura) (Península).
L’autore spiega che “durante gli ultimi dieci anni, più o meno da quando si è iniziata a dimostrare l’influenza umana sul cambiamento climatico e quindi a mettere in discussione l’attuale modello di produzione e consumo capitalistico, sono emersi enti che, finanziati dall’industria petrolifera e chimica, con l’Exxon in testa, hanno cercato di creare confusione circa l’esistenza del cambiamento climatico per ritardare l’adozione di misure destinate a combatterlo, non potendo  beneficiarsene”. Con il passare del tempo, il degrado ambientale è così evidente, ed anche la loro attività di lobby e di disinformazione, che la strategia sta cambiando. Ora non vi è alcun dubbio sull’azione dell’uomo e della sua società dei consumi sul clima, ma s’insiste sulla “mitigazione” e sull’”adattamento” del nostro sistema al cambiamento climatico. Ciò vuole essere fatto attraverso un nuovo mercato , quello fornito dalla geo ingegneria: Regolare la temperatura del pianeta a livelli confortevoli per la vita attraverso progetti di tecnologia molto complessi e molto costosi. In altre parole, non toccare il sistema economico ci ha portato a questa situazione e a dover fare nuovi affari con le tecnologie per combattere il cambiamento climatico.
“Se abbiamo contribuito tutti a scaldare il pianeta, perché non potremmo raffreddarlo?” Argomentano i difensori della geoingegneria. Una questione che dalla metà degli anni novanta viene discussa nell’ambito della stampa scientifica non solo statunitense  ma anche europea. A tal fine vengono esaminate varie proposte e sono stati realizzati vari esperimenti, nonostante l’Organo sussidiario di consulenza scientifica, tecnica e tecnologica delle Nazioni Unite, stabilisca che “nessuna attività di geoingegneria concernente il clima avrà luogo finché non ci sarà un’adeguata base scientifica per giustificare tali attività.”
Chi giustifica tali attività, chi le controlla … sono pericolosi spazi bianchi. Nel frattempo, la chiave sta nel saper vendere. Così, progetti che non erano mai stati sottoposti ad un controllo  in base ad un minimo di garanzie etiche, economiche, ecologiche o sanitarie, stanno acquisendo legittimità di fronte a governi e istituzioni scientifiche. Sono venduti come progetti “verdi”, “ecologici”, di “promozione dello sviluppo”. Perché non godersi la primavera la maggior parte dell’anno?
Cosa si sta facendo
Sebbene esistano pubblicazioni  sulle ricerche di geo ingegneria, mancano spiegazioni valide peravvicinare  la questione al cittadino comune. La modificazione ambientale viene effettuata da tempo. Nel 1932 e 1949, vennero fatti  i primi esperimenti con sostanze chimiche per creare pioggia artificiale, ancora prima che si parlasse di cambiamento climatico. Ma ci sono cose molte più cose in marcia.
Il gruppo ETC, un’organizzazione internazionale con sede a Ottawa (Canada), ha speso anni nella ricerca e analisi di questo tema. I suoi membri difendono l’adozione di una moratoria sulla geo ingegneria e avvertono del pericolo degli esperimenti compiuti in questo campo.  Nella loro relazione ‘Geo ingegneria: giocando con Gaia‘, parlano di tre categorie di esperimenti: conduzione o gestione della radiazione solare, cattura o rimozione di anidride carbonica e cambiamento climatico. Non è fantascienza
Gestione della radiazione solare:
  • Aerosol di solfati nella stratosfera: si lanciano nanoparticelle di solfato o di alluminio nella stratosfera mediante aerosol per bloccare la luce del sole. In questo modo si abbassa il termostato della Terra senza ridurre i livelli di gas serra nell’atmosfera.
  • Sbiancamento di nuvole: si spruzza acqua di mare nell’atmosfera per aumentare la riflettività e la condensazione delle nuvole, e così riflettere verso lo spazio la maggior parte dei raggi del sole.
  • Schermi spaziali: lancio di miliardi di piccoli veicoli spaziali automatici che agiscono come specchi, a migliaia di chilometri sopra la Terra, per evitare che una parte dei raggi solari raggiunga la superficie del pianeta, riducendo così il riscaldamento globale.
  • Miglioramento dell’albedo: si tratta di incrementare la riflettività della superficie terrestre piantando colture più bianche o più brillanti, o coprire regioni desertiche o montuose con materiale bianco riflettente.
Implicazioni:
La manipolazione artificiale della radiazione solare potrebbe innescare uno squilibrio nel fragile equilibrio dei complessi ecosistemi che si sono evoluti nel corso di millenni. La gestione della radiazione solare è uno strumento rude (anche noto come “Piano B”) e sarebbe una misura di emergenza per raffreddare il clima in situazioni catastrofiche. Tuttavia, è visto sempre più come parte di una nuova gestione globale permanente, in cui diverse variabili potrebbero essere ottimizzate per ottenere un clima “agli ordini”. È dimostrato che l’impatto sui climi regionali sarebbe diverso, ma non si sa abbastanza per le tecniche di simulazione che esistono adesso. I paesi in grado di applicare tali tecnologie tenderanno di fatto una mano al termostato e l’altra al ciclo idrologico.
Rimozione del biossido di carbonio
·   Fertilizzazione oceanica: Si tratta di provocare la cattura del carbonio in mare, utilizzando ferro o azoto per stimolare artificialmente la crescita del fitoplancton.
·   Miglioramento per affondamento o risalita del materiale oceanico: si riferisce all’uso di tubi giganti per trasportare le acque arricchite con azoto o fosforo dalle profondità dall’oceano e raffreddare le acque superficiali per migliorare la cattura di CO2 dal mare.
·   Ingegneria genetica delle alghe: L’utilizzo di alghe progettate geneticamente, di solito realizzate con tecniche di biologia sintetica, per coprire edifici, stagni aperti o la superficie oceanica al fine di catturare il biossido di carbonio.
·   Macchine per assorbire anidride carbonica o alberi artificiali (cattura dell’aria): è l’estrazione di CO2 dall’aria: il biossido di carbonio viene fatto passare attraverso un filtro posto in tali “alberi” e viene risucchiato. L’anidride carbonica solida che viene estratta è sepolta o gettata in mare.
· Biochar: Impiantare enormi quantità di biomassa e bruciarla mediante pirolisi (in un ambiente a basso livello di ossigeno) e seppellire le concentrazioni di carbonio nel suolo. Una proposta sostenuta dall’International Biochar Initiative (insieme di corporations). La produzione industriale di Biochar afferma che la metodologia indigena tradizionale diterra preta amazzonica è la sua antecedente, ma le pratiche variano molto in qualità e dimensioni.
·   Cattura e stoccaggio del carbonio: più di una procedura specifica, è un concetto che si riferisce alla cattura del CO2 alla fonte (cioè, prima che entri nell’atmosfera) e al suo immagazzinamentonegli oceani o in formazioni geologiche sulla terra ferma. Per la maggior parte degli esperti, ciò non è da considerarsi geo ingegneria, in quanto cerca di catturare il CO2 prima che sia rilasciato nell’atmosfera. Tuttavia, è un problema dal punto di vista ambientale, perché un rilascio accidentale di CO2 immagazzinato potrebbe provocare un disordine climatico repentino.
Implicazioni:
Quando si utilizzano su larga scala, le tecnologie di rimozione del biossido di carbonio che garantiscono la cattura del CO2 dall’atmosfera dopo che è stato rilasciato possono distruggere, alterare involontariamente o provocare effetti collaterali secondari imprevedibili in ecosistemi complessi come i nostri oceani. La durata, affidabilità e sicurezza della cattura di carbonio (con meccanismi biologici o meccanici),a terra e nel mare, sono sconosciute. Inoltre, essa richiederebbe massicci investimenti e che l’esperimento venga condotto su larga scala per poter avere un impatto significativo sul clima. Molte di queste tecniche richiedono consumi non-sostenibili o cambiamenti nell’uso della terra e dei mari, che danneggerebbero le reti trofiche marine e il sostentamento di migliaia di persone che vivono di pesca artigianale.
Modificazione climatica
La modificazione climatica ha un passato lungo e controverso, compreso il suo uso militare nella guerra del Vietnam. Oggi dozzine di paesi la praticano, nonostante la mancanza di prove scientifiche della sua efficacia. È causa frequente di conflitti tra comunità vicine che pensano che la pioggia sia rubata dai seminatori di nuvole.  L’impatto della modificazione climatica può essere forse più locale e a breve termine, tuttavia, è legato alla geo ingegneria storica e scientifica.
·   Semina di nuvole (per provocare precipitazioni). Quest’attività è praticata fin dal XIX secolo, con essa si prometteva pioggia agli agricoltori in difficoltà a causa della siccità, e successivamente veniva usata come tecnica militare per sabotare i movimenti delle truppe. Anche se si basa su una scienza discutibile, la semina di nubi può avere un impatto molto grave nei luoghi in cui è effettuata. Può provocare conflitti tra comunità vicine per via dei cambiamenti nei modelli di precipitazioni.
Soppressione o re-indirizzamento degli uragani: ci sono già brevetti in attesa di approvazione sulle tecnologie non testate che garantiscono la soppressioneeliminare o la modifica della direzione degli uragani.
Implicazioni:
Le tecniche di modificazione del clima hanno dimostrato effetti locali, ma non sappiamo quali altre modifiche hanno provocato ai modelli climatici regionali. Deviare uragani e modificare tempeste può avere impatti devastanti a livello globale e regionale. Ad esempio, è probabile che il percorso di un uragano venga deviato artificialmente, intenzionalmente o accidentalmente, verso una popolazione indifesa.
Chi c’è dietro
Il gruppo ETC ha iniziato a denunciare la geo ingegneria alcuni anni fa, ma fu nella Conferenza dei popoli sul cambiamento climatico e sui diritti della madre terra, convocata dal governo boliviano nell’aprile 2010 a Cochabamba, che venne lanciata una campagna globale contro queste tecnologie, con la partecipazione di centinaia di organizzazioni e reti ambientaliste, contadini, indigeni, donne ed altri (www.nomanipulenlamadretierra.org). Abbiamo parlato con Silvia Ribeiro, ricercatrice e coordinatrice del programma del gruppo ETC, perché ci spieghi chi c’è dietro a tutto questo.  “In cima alla lista dei promotori della geo ingegneria c’è la Royal Society del Regno Unito, la più importante istituzione scientifica dell’Inghilterra, la National Academy of Sciences USA, e le loro controparti in Canada, Germania e Russia”. Seguono i politici più preoccupati della loro rielezione che del cambiamento climatico. Oggi della geo ingegneria si discute nei parlamenti e congressi più come una questione elettorale che come soluzione al cambiamento climatico. Le grandi industrie energetiche, aerospaziali e militari ascoltano prudentemente da dietro, tollerando la baraonda scientifica e lasciando che i cervelli conservatori (gli stessi che prima negavano i cambiamenti climatici) ricevano tutte le critiche. Una volta che altri causano lo “shock”, affermando che il cambiamento climatico incombe su di noi e non c’è modo per ridurre i gas a effetto serra in tempo, l’industria può presentare quindi la “terapia” perfetta: soluzioni tecnologiche che altereranno la stratosfera e/o ristruttureranno la superficie degli oceani per darci un po’ più di tempo.
Un’ulteriore prova di questo quadro e dei suoi protagonisti, la troviamo in un documento di quasi mille pagine realizzato da un gruppo di scienziati e ricercatori, pubblicato nel 1992, cinque anni prima del vertice di Kyoto, chiamato “Implicazioni della politica del riscaldamento da effetto serra, mitigazione, adattamento e base scientifica”. “I suoi autori, dice Miguel Jara, sono un vastissimo gruppo di scienziati: l’Accademia Nazionale delle Scienze (National Academy of Sciences), l’Accademia Nazionale di Ingegneria (National Academy of Engineering) e l’Istituto di Medicina (Institute of Medicine) tutti degli Stati Uniti”. Come potete vedere, si tratta di elevatissime istanze del mondo scientifico americano. Va ricordato che nello stesso 1992 si è tenuta la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, che ha dato luogo a una serie di accordi, attraverso i quali i paesi del mondo si sono riuniti per la prima volta ad affrontare questo problema. Dietro la geoingegneria ci sono governi come quello degli Stati Uniti e i governi occidentali, alte istituzioni accademiche che sostengono ‘scientificamente’ l’attuale modello economico e imprenditoriale, alcunee delle quali  figurano tra i promotori di questo studio, del settore automobilistico, e che non hanno alcun interesse a cambiare verso un modello più ecologico di produzione e di consumo per limitare il cambiamento climatico. “. Tutti loro brandiscono argomenti per giustificare la geo ingegneria, fanno appelli perché vi siano maggiori investimenti nella ricerca ed esigono un maggior margine di manovra per fare esperimenti.
Alcuni mesi fa Bill Gates ha annunciato che stava finanziando un ambizioso progetto per fabbricare nuvole negli oceani, utilizzando ioduro d’argento. Il progetto è noto come “Silver Lining Project” ed è ufficiale dal maggio 2010, nonostante contravvenga alle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che vietano chiaramente agli stati di alterare il clima e li obbliga a proteggerlo in vista “delle generazioni presenti e future dell’umanità.”  Lo ioduro è usato da anni in molti paesi per ridurre i danni causati dalla grandine.

Come ce la vendono?
I difensori della geoingegneria sanno che è molto difficile vendere questa proposta ai cittadini che già diffidano della scienza, dell’industria e dei governi, in relazione al cambiamento climatico. Inoltre, hanno potuto verificare che tutti gli sforzi fatti a loro tempo per far credere alla cittadinanza che il cambiamento climatico non esisteva, sono stati un fallimento. Questo ha fatto cercare loro altre strade. La paura si è convertita in un loro alleato. La velocità con cui si manifestano gli effetti del cambiamento climatico suscita timore tra la popolazione, una situazione che è sfruttata dalle aziende per vendere le loro “soluzioni miracolose”. Con la geoingegneria si può “salvare il pianeta”, “ripristinare l’equilibrio”, “regolare il clima”, “evitare disastri ecologici”, ecc.
Il Gruppo ETC svela gli argomenti e le strategie che stanno utilizzando questi gruppi per andare avanti con i loro piani di geo ingegneria:
  • Piano A (azione). La geo ingegneria è più veloce ed economica che riscuotere tasse sulle emissioni di gas a effetto serra o ridurli. Dunque, perché aspettare? (Così la pensano Bjorn Lomborg del Copenhagen Consensus Center; Richard Branson, direttore esecutivo della Virgin Airlines e l’American Enterprise Institute).
  • Piano B (Backup). Dobbiamo preparare un Piano B, perché stiamo andando verso una catastrofe climatica inconfutabile. (Presa di posizione della Royal Society del Regno Unito, dello scienziato Ken Caldeira della Carnegie e dello scienziato David Keith dell’Università di Calgary).
  • Piano C (Commercio). Si può guadagnare molto denaro (e crediti di carbonio) con la geoingegneria (così la pensa Climos, società di fertilizzazione oceanica, e la lobby International Biochar Initiative).
  • Piano D (Difesa). Il controllo del clima, in particolare il controllo regionale, offre importanti vantaggi militari. Si tratta di un problema di sicurezza. (Lowell Wood, creatore dell’operazione Guerra delle Galassie, e il DARPA, Agenzia di Ricerca in Progetti Avanzati per la Difesa degli Stati Uniti).
  • Piano E (Ecologico). L’emergenza ecologica indica che è urgente mettere in marcia la geoingegneria. (Frozen Protection Campaign dell’Istmo, Environmental Defense Fund).
Alterazioni della salute
Giocare a essere Dio genera pericoli irreversibili non solo per il pianeta, ma anche per gli altri esseri viventi. Sono molti ad avvertire che in un secondo geologico stiamo manipolando sistemi molto complessi, che hanno impiegato migliaia di anni per svilupparsi, e ignoriamo gli effetti che ciò potrebbe comportare. Per quanto riguarda l’essere umano, mettono in guardia sull’emergere di nuove malattie che potrebbero essere correlate a questi esperimenti. “Parliamo di patologie emergenti che ogni volta influenzeranno sempre più persone, dice Miguel Jara, e che sono causate dall’inquinamento ambientale e soprattutto chimico-tossico che subiamo”. Tutti questi prodotti, chimici, biomateriali, farmaci di nuova generazione, lanciati in aria, poco a poco vanno a posarsi sul suolo ed entrano in  contatto con gli esseri umani. Essendo molte di queste sostanze nuove, il nostro sistema immunitario non le riconosce, e quindi è in grado di produrre una vasta gamma di malattie: sensibilità chimica multipla, affaticamento cronico, qualche nuovo tipo di leucemia, sindrome di Morgellons, ecc.
Tutte queste “fumigazioni chimiche” vengono condotte da qualche tempo in tutti i paesi del mondo in mezzo ad una grande segretezza. Si stima che ogni anno muoiano migliaia di persone in seguito ad una di queste malattie emergenti, anche se attualmente è difficile dimostrare la connessione tra di loro.
“Non manipolate la Madre Terra!”
Il Gruppo ETC è riuscito a riunire oltre un centinaio di organizzazioni della società civile per far pressione e frenare gli esperimenti di geoingegneria. A tale scopo i membri del gruppo hanno condotto la campagna “Non manipolate la Madre Terra”. L’obiettivo era di costruire un movimento globale per contrastare gli esperimenti di geoingegneria nel mondo e chiedere ai governi che li proibiscano sia a livello nazionale sia globale. Sostengono la campagna organizzazioni di base, reti internazionali di contadini, popolazioni indigene, così come rinomati ambientalisti e attivisti nel perseguimento della giustizia sociale come Vandana Shiva, Bill McKibben, David Suzuki e Naomi Klein.
La ricercatrice dell’ETC, Silvia Ribeiro, ci parla dell’ultima vittoria conseguita. ”Il 29 ottobre 2010, le Nazioni Unite, applicando il principio di precauzione, hanno adottato una moratoria globale sulla geoingegneria, riconoscendo che si tratta di tecnologie ad alto rischio che potrebbero avere ripercussioni sulla biodiversità e altro ancora. Ciò ostacola le iniziative private e pubbliche che pretendono di assumere il  controllo del termostato globale, con la motivazione di manipolare il clima per raffreddare il pianeta dal riscaldamento globale, provocato dagli stessi paesi e aziende che promuovono la geoingegneria. Ma non significa che questa lotta sia finita. Per mantenere e far rispettare tale la moratoria, sarà necessario che la vigilanza da parte della società continui e che venga segnalato qualsiasi tentativo di violazione, mentre ci si prepara per rafforzarla, e continuare a denunciare le false soluzioni alla crisi del clima”.
Dobbiamo porre un freno a quest’ansia di “riparare la macchina Terra” a qualsiasi costo, con lo scopo di dominare qualsiasi forma di vita che abita questo pianeta. In nome della libertà, della scienza, del progresso, si stanno portando a termine  e proprie atrocità alle spalle del cittadino. Un cittadino che non è informato né sulle decisioni che guidano le ricerche che si stanno realizzando, né sulla portata e l’impatto che queste hanno sulla natura, la società e il futuro della razza umana. Le decisioni vengono prese tra “soci” uniti dal potere e dal denaro, e sono loro stessi a dettare le regole.
Alcuni storici parlano dell’esistenza nell’antichità di una civiltà avanzata, in possesso di una grande tecnologia in grado di controllare a proprio piacimento le forze della natura, e che ha vissuto una tragica fine a causa della suaeccessiva ambizione. Questo si riflette in molte leggende e scritti. Ciò che è scritto nel passato ci chiede in qualche modo di non dimenticare la nostra storia e i nostri errori per non ripeterli. La Terra non è un laboratorio, è la nostra casa. Cercare di cambiare la vita, il pianeta e i suoi cicli, significa violare la legge naturale, contro la rete che collega tutto il creato. E questo, prima o poi, si rivolterà contro di noi. La storia si ripete.
Per ulteriori informazioni:


Tratto da: GEOINGEGNERIA: Giocare ad essere Dio | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/02/22/geoingegneria-giocare-ad-essere-dio/#ixzz1vpUD8yqy
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

giovedì 24 maggio 2012

Il Profetizzato Tempo della Fine Rivelato

2008 - La Testimonianza Finale di Dio
L’anno 2008 ha contrassegnato la fase finale degli ammonimenti di Dio all’umanità e l’inizio di un conto alla rovescia degli ultimi tre anni e mezzo di autogoverno dell’uomo che avrà termine il 27 maggio 2012.

Il 14 dicembre 2008, la Prima Tromba del Settimo Sigillo del Libro dell’Apocalisse (Libro della Rivelazione) ha squillato, così proclamando l’inizio di un collasso dell’economia statunitense e di una grande distruzione che seguirà. Le prossime tre trombe risulteranno nel collasso totale degli Stati Uniti e, una volta che la Quinta Tromba avrà squillato, il mondo verrà trascinato in una Terza Guerra Mondiale.

Le Sette Trombe del Settimo Sigillo, come pure i Sette Tuoni del Libro dell’Apocalisse (i quali l’apostolo Giovanni vide ma gli fu proibito di documentare) vengono rivelati in questo libro.

Molte delle profezie pertinenti ai Sette Tuoni sono in fase di adempimento e continueranno ad aumentare di vigore e frequenza nel corso degli ultimi tre anni e mezzo di autogoverno dell’uomo sulla terra.

Le profezie rivelate in questo libro danno una spiegazione sul crollo degli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e di gran parte dell’Europa Occidentale e che sarà seguito da un’ultima guerra mondiale. Questa guerra finale avverrà come conseguenza di uno scontro tra religioni e dei governi su cui hanno influenza. Miliardi di persone moriranno! La distruzione nel corso di questo periodo eccederà di gran lunga i tempi più oscuri della storia dell’umanità.

Man mano che questi eventi si adempiono, il mondo diventerà sempre più conscio dell’autenticità delle parole in questo libro e si renderà conto che Ronald Weinland è stato mandato da Dio come Suo profeta del tempo della fine.

Questo libro è in primo luogo diretto ai popoli delle tre religioni principali al mondo (l’Islam, il Giudaismo ed il Cristianesimo) le cui radici risalgono al Dio di Abrahamo. Ronald Weinland è stato mandato a tutt’e tre.



http://www.the-end.com/la_testimonianza_finale.pdf

High Frequency Active Auroral Research Program


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Vista aerea dell'impianto HAARP
La High Frequency Active Auroral Research Program (conosciuta anche con l'acronimo di HAARP) è un'installazione civile e militare statunitense situata in Alaska (nei pressi di Gakona, a ovest del Parco Nazionale Wrangell-Santo Elias, in una base della United States Air Force[1]).
Gli scopi dell'installazione sono la ricerca scientifica sugli strati alti dell'atmosfera e della ionosfera e la ricerca sulle comunicazioni radio per uso militare[2].
Impianti simili a quello dell'HAARP sono situati in:

Indice

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L'impianto [modifica]

Le antenne
L'impianto HAARP è costituito da un trasmettitore capace di trasmettere onde elettromagnetiche sulle onde corte da 2,8 a 10 MHz con una potenza di 960 kW. La potenza irradiata efficace (ERP) è di 84 dBW (corrispondendo a 500 MW), questo vale però solo per la frequenza di 10 MHz. Due frequenze spesso usate sono 3,39 e 6,99 MHz.
L'impianto HAARP è stato costruito in tre fasi distinte:
  • Il prototipo DP aveva 18 antenne, organizzate in tre colonne da sei file, con una potenza trasmittente di 360 kW.
  • L'impianto FDP successivo ha attualmente 48 antenne, ordinate in sei colonne da otto file.
  • L'impianto finale sarà il FIRI che dal 2007 è composto da 180 antenne, disposte in 15 colonne da 12 file, con una potenza trasmittente di 3.600 kW.
Ciascuna antenna corrisponde a un dipolo a croce che può essere polarizzato in modo lineare o circolare per la trasmissione e la ricezione.
La struttura è stata costruita modificando una precedente installazione radar esistente in zona.

Attività [modifica]

Questo ionogramma, cioè un diagramma tempo/frequenza della riflessione ionosferica, mostra un marcato livello F con una ionizazione di picco a circa 220 km. Vi è anche un meno ovvio livello E a circa 110 km. Il diagramma mostra come il segnale di sonda digitale si divide in onde riflesse ordinarie (in rosso) e straordinarie (in verde). Lo ionogramma ed il parametro FoF2 nella lista sul lato sinistro del diagramma mostrano che la più alta frequenza che verrà riflessa dalla ionosfera con incidenza verticale (onda radio perpendicolare al terreno) è di 4,8 MHz
Un grafico ottenuto con un riometro (relative ionospheric opacity meter, cioè misuratore di opacità ionosferica relativa) nel corso di un periodo di dodici ore. Il grafico mostra un aumento dell'assorbimento ionosferico (linea rossa) che provoca una perturbazione del segnale di rilevamento (linea blu) confrontato con il segnale di un giorno non perturbato (linea verde)
L'impianto HAARP è in grado di inviare onde radio nella ionosfera. Le onde, colpendo la ionosfera, la riscaldano causando delle leggere perturbazioni, simili a quelle provocate dalla radiazione solare, ma notevolmente più deboli. Lo scopo è quello di studiare in che modo queste perturbazioni influiscono sulle comunicazioni a breve e a lunga distanza[3]. La maggior parte delle ricerche svolte utilizzando gli impianti sono di dominio pubblico, così come lo è lo studio di impatto ambientale effettuato sulla struttura da una serie di enti indipendenti[4]. Una piccola parte delle ricerche sono di interesse militare e di queste i risultati non vengono pubblicati. Queste ricerche riguardano le comunicazioni radio a lunga distanza e le comunicazioni con i sottomarini, per le quali l'uso di onde radio riflesse dalla ionosfera sembra mostrare notevoli potenzialità.
La ricerca di base effettuata utilizzando HAARP riguarda lo studio dei fenomeni naturali derivanti dall'interazione delle radiazioni solari e delle onde radio con la ionosfera. La ricerca applicata riguarda l'utilizzo degli effetti prodotti sulla ionosfera in ambito tecnologico, in particolare nel campo delle telecomunicazioni[5].
La collocazione dell'impianto è ottimale perché offre una ampia varietà di condizioni ionosferiche da studiare[6]. Il posto offre anche una locazione elettromagnetica tranquilla in quanto non vi sono intorno sorgenti di rumore quali possono essere prodotte da città o insediamenti industriali vicini[6]. Il controllo è effettuato dalla strumentazione passiva in via continuativa, e i dati raccolti vengono elaborati e messi a disposizione attraverso diagrammi sul sito web ufficiale[7]; l'emissione in alta frequenza invece viene effettuata nell'ambito di campagne interattive di studio condotte da gruppi di ricerca[6].
Viene utilizzato per la ricerca sia da Università (pubbliche e private) e agenzie governative sia da aziende commerciali interessate alle nuove tecnologie nell'ambito delle telecomunicazioni. Periodicamente, visto il grande interesse generato intorno alla struttura, viene consentito l'accesso al pubblico per visitare le strutture[6].

Dibattito politico [modifica]

Teorie del complotto [modifica]

Alcune teorie del complotto, totalmente prive di riscontri oggettivi e smentite dalla comunità scientifica, credono che HAARP sia un progetto volto a perseguire presunti scopi occulti, che andrebbero, a loro dire, dalla realizzazione di un'ipotetica arma elettromagnetica per creare terremoti al controllare fenomeni climatici[8]. Tali speculazioni pseudoscientifiche sono per lo più legate alla teoria del complotto sulle scie chimiche, aventi tutte un denominatore comune nelle più volte smascherate teorie cospirazionistiche dei seguaci diDavid Icke.
La maggior parte di queste teorie tuttavia è in netto contrasto con le leggi della fisica, e anche nei casi in cui c'è un minimo di plausibilità, i fenomeni descritti richiederebbero potenze migliaia o milioni di volte superiori a quelle che HAARP sviluppa (o anche a quelle che potrebbe teoricamente sviluppare)[9]. Con un semplice calcolo è possibile stimare la densità di potenza (la potenza in ogni singolo punto) massima dei segnali emessi dall'impianto. Per esempio a 100 km di quota (nella ionosfera) utilizzando tutte le 180 antenne dell'impianto si avrà un'area colpita di (100*100)/180=55 km² (ogni antenna colpirà un'area pari al quadrato della distanza, e 180 antenne produrranno un raggio 180 volte più stretto e 180 volte più potente di una singola antenna). La potenza massima sviluppata dall'impianto è di 3,6 MW(3,6 milioni di watt), che divisa per l'area colpita (55 km²) dà la potenza irrisoria di 0,07 watt per metro quadro. Inoltre, considerando ilguadagno delle antenne (31 dB) la potenza si riduce ulteriormente a 0,03 watt per metro quadro, all'incirca uguale a quella di un telefono cellulare tenuto ad un metro di distanza[9]. Il raggio, una volta riflesso dalla ionosfera, si disperde in un'area di decine di migliaia di chilometri quadrati, quindi la densità di potenza della radiazione elettromagnetica che arriva al suolo è dell'ordine dei milionesimi di watt per metro quadro, inferiore a quella di qualunque elettrodomestico. Quindi, anche se fosse possibile influenzare il clima o la geologia con le onde elettromagnetiche (e finora non è stato trovato né ipotizzato alcun meccanismo che permetta di farlo), la potenza generabile da HAARP non sarebbe comunque sufficiente[9].
L'astrofisico Gianni Comoretto fa notare che:
« il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di chilometri di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del vento solare, ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti[9]»
L'impianto HAARP inoltre, viene regolarmente controllato nell'ambito del monitoraggio della conformità ambientale delle infrastrutture federali (Environmental Compliance at Federal Facilities) effettuato dalla United States Environmental Protection Agency[10].

Al Parlamento europeo [modifica]

In una relazione di iniziativa adottata dalla Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo il 23 settembre 1998[11] e contenente una proposta di risoluzione (mai effettivamente adottata dal parlamento) vengono ripresi alcuni dei temi di tali teorie del complotto; nella relazione viene infatti affermato che «malgrado le convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell'ambiente come arma, come è il caso ad esempio del sistema HAARP». Nella medesima relazione la suddetta Commissione «reputa che il sistema HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project) sia da considerarsi, a causa del notevole impatto sull'ambiente, una questione mondiale ed esige che le sue conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche vengano analizzate da un organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e di qualsiasi esperimento» e «chiede al gruppo di esperti per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) di accettare di esaminare le prove scientifiche e tecniche fornite in base ai risultati esistenti della ricerca sull'HAARP onde valutare la natura esatta e il livello di rischio posto dall'HAARP per l'ambiente locale e globale e la salute pubblica in generale»[12].

Al Parlamento italiano [modifica]

Il 2 febbraio 2011 il deputato Domenico Scilipoti in un'interrogazione scritta al governo ha fatto riferimento al progetto HAARP chiedendo spiegazioni al riguardo.[13] L'interrogazione, citando la relazione di iniziativa della Commissione del parlamento europeo indicata nel precedente paragrafo, sosteneva che "le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell'interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione".
Nell'interrogazione non era peraltro nemmeno indicata quale sarebbe stata la supposta relazione tra le emanazioni radioelettriche dell'installazione HAARP e le presunte "scie chimiche", a loro volta concetto privo di alcun riscontro scientifico[13].

La vicenda della Fobos-Grunt [modifica]

Il 23 novembre 2011 sono stati persi i contatti con la sonda Fobos-Grunt, in orbita attorno alla Terra e destinata a raggiungere l'omonima luna di Marte. Secondo i costruttori della sonda il problema è dovuto all'incompatibilità tra il sistema di comunicazione dell'Agenzia spaziale russa e quello dell'ESA, ma il generale Nikolay Rodoniov ha asserito che le onde elettromagnetiche emesse dalla stazione HAARP abbiano interferito con le comunicazioni, causando la perdita del segnale[14].

Note [modifica]

  1. ^ HAARP Fact Sheet
  2. ^ Program Purpose. URL consultato il 29 marzo 2011.
    «HAARP is a scientific endeavor aimed at studying the properties and behavior of the ionosphere, with particular emphasis on being able to understand and use it to enhance communications and surveillance systems for both civilian and defense purposes.».
  3. ^ Dal sito ufficiale di HAARP
  4. ^ Independent Oversight of HAARP (dal sito ufficiale)
  5. ^ The Value and Importance of Ionospheric Research (dal sito ufficiale)
  6. ^ a b c d FAQ of HAARP (dal sito ufficiale)
  7. ^ Data Index
  8. ^ Begich N. e Manning J., Angels Don’t Play This HAARP. Advances in Tesla Technology, Earthpulse Press, 1995, ISBN 0-9648812-0-9
  9. ^ a b c d Articolo di di Gianni Comoretto sul sito del CICAP
  10. ^ The State of Federal Facilities - An Overview of Environmental Compliance at Federal Facilities - FY 2005-2007 United States Environmental Protection Agency, 2 settembre 2008
  11. ^ Relazione A4-1999-0005 della Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo
  12. ^ Testo della proposta (PDF)
  13. ^ a b Testo dell'interrogazione dell'On. Domenico Scilipoti alla Camera. URL consultato il 27 aprile 2012.
  14. ^ «Una stazione radio americana ha sabotato la sonda russa per Marte» Corriere.it

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Collegamenti esterni [modifica]